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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

254855
Saltini, Guglielmo Enrico 16 occorrenze
  • 1862
  • Le Monnier
  • Firenze
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

sicure testimonianze, danno frutti utilissimi e non isperati. Molte vecchie strane credenze, molte vane superstizioni, molti fallaci giudizi si posero

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rispondere ad un partito grandioso e ad una ricca decorazione, seppe cavare un’opera, che che voglia dirsene, per molti pregi mirabile. Nel 1839

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armoniosissima sala eretta al primo piano ad uso della Società Filarmonica. Lasciò il Leoni anche molti altri disegni. Quelli di due teatri, che uno per la

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alcuni libri di cose d’arte, e fu per molti anni maestro d’Architettura e direttore dell’Accademia Pisana. —RODOLFO CASTINELLI di Pisa (n. 21 novembre

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sarebbero compresi nell’antico edifizio molti fabbricati estranei, e tra gli altri la banca dei pagamenti. Ma i troppo magnifici concetti non sono pei tempi

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canonica della chiesa dei Santi Apostoli nella nostra città, eseguito nel 1829; molti disegni di restauri dei monumenti romani e alcuni d’invenzione

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composizione, al solito pel desiderio di molti più volte rifatta; e la Cloe (1834) che adagiata al suolo, d’improvviso, scorgendo un serpe tra i fiori

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della più vera amicizia. Da lì in poi il Susini non si occupò d’altro che del disegnare e modellare membra umane, e tal volta intieri corpi. Molti Musei

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Benvenuti avessero molti pregi, e che il suo nuovo metodo, rovesciasse affatto i vecchi sistemi, conducendo per lento ma sicuro trapasso sopra una strada

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, specialmente nel rappresentare interni e prospettive con buon disegno, grande verità e bellissimi effetti di luce. Colori molti quadri di cosiffatto

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altri dipinti di minor conto, ma tutti ricchi di molti pregi; dopo colorì l’Anacoreta che sta leggendo, bellissima figura che fu l'ultima sua. Sebbene

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intorno alla parte tecnica dell’arte. — Giorgio Berti di Firenze (n. 1794.) ebbe da natura molti di quei doni che al pittore convengono. Benché allievo

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); poi il magnifico altare per la cappella medicea che da molti anni si va con grande studio preparando. Le formelle per il paliotto, le fiancate di

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bulino degno di ricordanza onorata. Vero è che le opere sue e dei suoi contemporanei, in mezzo a molti pregi, risentono di una certa tal quale asprezza

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notarsi quello esprimente l'apoteosi dell’imperatore Francesco I austriaco, e alcuni dei molti rami che fece sopra i disegni del Kirckup e del Romani

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delle dotte memorie e dei libri che scrisse sopra molti temi di svariata erudizione, non lo concedono i limiti del nostro lavoro; ma chi sa delle

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